giovedì 16 novembre 2017

Jared Kushner e Trump, i "Consiglieri del Diavolo"


Il principe ereditario saudita Mohammad bin Salman, nato nel 1985. 

Sebirblu, 16 novembre 2017

Come evidenziato bene QUI da Maurizio Blondet sull'incontro in sordina dei due trentenni balzati ultimamente alla ribalta della politica internazionale, quali potenti manovratori degli equilibri planetari ‒ Mohammad bin Salman e Jared Kushnerl'azione drastica e "modernista" suggerita dal potente genero di Trump, e messa in atto prontamente dal principe arabo, rischia di far scoppiare il finimondo nell'intera area medio-orientale, e non solo.

Già avevo scritto un post su Jared Kushner (QUI) che lo stesso prestigioso giornalista aveva, onorandomi, ripubblicato sul suo sito, ed ora con questo articolo desidero fornire ai lettori un ulteriore spunto di riflessione sul dipanarsi degli eventi, onde tenere d'occhio l'escalation che potrebbe portare ad una pericolosissima svolta verso un terzo conflitto mondiale. (Cfr. anche QUI e QUI).

Ecco quello che ha scritto Eric Margolis su "Unz Review" l'11 novembre 2017

«Cosa sta succedendo in Arabia Saudita? Sono stati arrestati oltre 200 "pezzi grossi" e confiscati circa 800 miliardi di dollari provenienti da "profitti illegali".

Il Regno è in tumulto. Il regime saudita di Re Salman e del suo ambizioso figlio trentaduenne, il principe ereditario Mohammad bin Salman (che è anche ministro della Difesa e dell'Economia; ndr), afferma che tutto fa parte di un provvedimento "anti-corruzione" che ha il pieno sostegno di Washington.

Completamente assurdo. Ho fatto affari in Arabia Saudita dal 1976, e posso attestare che l'intero Regno, con le sue migliaia di principi e principesse avvolti nella bambagia, è una grande palude corrotta.

In Arabia Saudita, l'intera nazione e i suoi vasti ricavi petroliferi sono considerati proprietà della famiglia reale saudita allargata e dei suoi lacchè. Praticamente un salvadanaio gigante.

L'ultimo leader libico Mu'ammar Gheddafi mi disse che i Sauditi sono "una banda di beduini incredibilmente ricca che vive dietro alte mura ed è spaventata a morte dai loro vicini più poveri".

Abbiamo appena assistito ad un colpo di Stato di palazzo a Riyad, causato dalla violazione del sistema di leggi tradizionali del deserto, basato sul compromesso e sulla condivisione delle ricchezze della nazione.

La nomina del giovane principe Mohammad bin Salman, ad erede apparente di suo padre malato, Re Salman, il quale pare soffra di problemi cognitivi, ha sconvolto il collaudato sistema collegiale saudita e provocato l'attuale crisi.

Tra le persone bloccate finora ci sono 11 principi, più 38 funzionari e uomini d'affari, tra i quali l'uomo più noto e ricco della nazione, il principe al-Walid bin Talal, che possiede quote notevoli di Apple, Citigroup e Twitter. Egli è trattenuto nello sfarzoso Ritz-Carlton Hotel di Riyad.


Il principe Al-Walid bin Talal

Sono stati arrestati anche Bakr bin Laden, presidente della più grande società di costruzioni saudita, la Saudi Binladin Group, e l'ex principe ereditario Mohammed bin Nayef, acerrimo rivale di Mohammad Bin Salman.

È interessante notare che non ci sono segnalazioni di importanti figure militari fermate.  L'esercito saudita è sempre  stato  mantenuto  debole ed emarginato  per paura che un giorno potesse attuare un colpo di stato militare come quello guidato dall'allora capitano Gheddafi (senza colpo ferire; ndr), che rovesciò il vecchio regnante  libico  caro  ai  britannici,  re Idris.

Per decenni alle forze armate dello stato arabo sono state negate le munizioni. Onde proteggere i reali sono stati assunti mercenari pakistani.

I sauditi ancora tremano al ricordo di Re Faysal II d'Iraq e del suo braccio destro, Nuri al-Sa'id, burattini degli inglesi che vennero deposti e uccisi dalle masse dopo che un colonnello dell'esercito iracheno, Abd al-Karim Qasim, organizzò un colpo di Stato nel 1958.

Nuri finì impiccato ad un lampione della capitale irachena, il che portò l'uomo forte dell'Egitto, Gamal Abd el-Nasser, a chiamare giustamente la nuova giunta militare di quel paese "I selvaggi di Baghdad".

Altri misteri sono sorti in questa settimana burrascosa. Uno dei più influenti principi sauditi, Mansour bin Muqrin, è morto nel misterioso schianto del suo elicottero, un "incidente" in odore di sabotaggio.




Un altro principe chiave, Mut'ib, è stato esautorato. Era il comandante della famosa "Guardia Bianca", l'esercito tribale beduino ideato per proteggere la monarchia ed un ex pretendente al trono.

Nel frattempo, sembra che tre o quattro altri principi siano stati rapiti dall'Europa e mandati a casa, come riportano voci che vedono coinvolto il nuovo alleato dei Saud, Israele.

Pare proprio, come suddetto, che Mohammad bin Salman e i suoi uomini abbiano finora requisito almeno 800 miliardi di dollari ai fermati, per riempire le casse dello Stato impoverite dalla guerra.

La si potrebbe definire una tradizionale razzia tribale araba – tranne il fatto che "nessuna donna, cavallo o cammello" sono stati portati via.

Ma dietro tutto questo c'è l'impasse della guerra contro lo sciagurato Yemen, la nazione più povera e più arretrata del mondo arabo.

L'Arabia Saudita ha pesantemente bombardato lo Yemen per più di due anni, usando aerei da guerra e armamenti forniti dagli USA, incluse bombe a grappolo e al fosforo bianco, e sotto la gestione della US Air Force.

L'assedio saudita dello Yemen, aiutato dagli Stati Uniti, ha causato una carestia di massa ed epidemie come il colera (a quanto pare criminalmente indotte, che hanno causato un milione di morti tra i civili; ndr).


Donne yemenite a Sana'a

Quando, alla metà degli anni '70, ho visitato per la prima volta tale nazione, stava cercando di uscire dal XII secolo. Ora è stata fatta tornare indietro al VI secolo, a forza di bombe.

Nonostante spendano più di 200 milioni di dollari al giorno (senza includere i pagamenti ai membri della coalizione come l'Egitto), i sauditi sono in stallo nei confronti del popolo sciita degli Huthi in Yemen.

Gli USA e la Gran Bretagna stanno vendendo allegramente bombe ed armi agli arabi. Il presidente Donald Trump ha lodato la distruzione dello Yemen perché crede, sbagliando, che alla base della resistenza anti-saudita ci sia l'Iran.

Il territorio yemenita è un terribile disastro per i diritti umani, ed è scenario di ampi crimini di guerra. Mi ricorda la barbarie inflitta dai sovietici all'Afghanistan negli anni '70.

I Saud sono stati degli stupidi a penetrare nello Yemen. Il principe Mohammad voleva mostrare alle tribù del luogo chi era il capo. Ora lo sa, e non è l'Arabia. I Sauditi sono furibondi per la loro sconfitta in Siria, e vogliono vendetta.

Questo è l'inizio del crollo della dinastia Saudita? Oppure una rinascita guidata dal Principe Mohammad come lui afferma?»

Eric Margolis

Traduzione italiana a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.

Fonte del testo: sakeritalia.it


Il presidente Trump con sua moglie Melania in visita all'Arabia Saudita

Post Scriptum di Sebirblu

Un missile lanciato recentemente dallo Yemen dai ribelli Huthi (che si dice siano sostenuti dall'Iran e istruiti dagli Hezbollah) verso l'aeroporto internazionale di Riyad, ha portato il ministro degli Affari Esteri, Adel al-Jubeir, a dichiarare che tale aggressione può venire considerata "un atto di guerra" da parte iraniana.

In conseguenza a ciò, sembra ora che i sauditi progettino sfide militari contro il loro vicino "cattivo", l'Iran, iniziando dal Libano contro gli Hezbollah al governo (i cui capi si ispirano all'Ayatollah Khomeini; ndr).

Le strane dimissioni del primo ministro Hariri, giunte dall'Arabia Saudita tramite TV, dove pare sia trattenuto in ostaggio con tutta la sua famiglia (ved. QUI e QUI), e il richiamo in patria di tutti i cittadini arabi residenti in Libano, potrebbero aprire la strada ad attacchi statunitensi contro lo stato iraniano e i suoi alleati.

È interessante notare che dopo la visita di Trump in Arabia Saudita e l'incontro con Mohammad bin Salman, è stato dato l'ostracismo al Qatar non solo da tale nazione, ma anche dall'Egitto, dagli Emirati Arabi e dal Bahrein con il pretesto di appoggio al terrorismo, mentre, dopo la visita del suo potente genero Jared Kushner, sono scattati miriadi di arresti (pressoché 500) per "corruzione" e confiscati beni per un numero esorbitante di dollari, come da lui suggerito.


Jared Kushner ospite di Mohammad bin Salman

Per  non  parlare della  strana alleanza  tra Israele e Arabia Saudita  concordi  nella stessa folle volontà di scatenare l'inferno contro l'Iran, nemico comune, e di far precipitare il mondo nell'incubo sempre più probabile di una Terza Guerra Mondiale o Armaghedon, come descritto dalle Scritture e da molte profezie.

Tutto ciò la dice lunga sull'influenza americana succube dell'Oligarchia sionista (cfr. QUI), a sua volta asservita a Satana, il cui obbiettivo e di distruggere tutta l'Umanità insieme al pianeta, come estremo oltraggio a Dio e alla Sua Creazione (ved. QUI).

Ma "Le Tenebre non Prevarranno"... un'alba nuova già si profila all'orizzonte... perché l'Eterno non permetterà che i Suoi figli sopportino ancora per molto l'orrore di questi tempi apocalittici, rendendoli consci con un dono meraviglioso (ved. QUI) della loro Vera Natura e del senso autentico della vita.




Relazione, adattamento e cura di Sebirblu.blogspot.it

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