martedì 8 giugno 2021

Incredibile Benson! Si avvera Oggi la sua Profezia




Sebirblu, 8 giugno 2021

Nel gennaio 2015,  ritornando in aereo dal viaggio nelle Filippine,  l'attuale "Vescovo di Roma" ‒ venuto dalla fine del mondo consigliò vivamente la lettura di un libro passato ormai alla storia per i suoi contenuti avveniristici e riguardanti il nostro tempo: "Il Padrone del Mondo" di Robert Benson edito da Jaca Book.

Non era la prima volta che ne parlava, perché l'aveva già suggerito nell'omelia della Messa mattutina a Casa Santa Marta, il 19 novembre 2013, dicendo:

«... quasi come fosse una profezia, (l'autore) immagina cosa accadrà. Quest'uomo, si chiamava Benson, si convertì poi al cattolicesimo e ha fatto tanto bene. Ha visto proprio quello spirito della mondanità che ci porta all'apostasia... »

Non è perlomeno sconcertante che proprio lui, il "Falso Profeta" e demolitore della Chiesa Cattolica, inviti a leggerlo, mentre vediamo inesorabilmente dispiegarsi sotto i nostri occhi l'intera visione apocalittica descritta dal mistico scrittore più di cento anni or sono?

Questo non fa che convalidare il grado di protervia e di compiacimento diabolico che il Maligno attua facendosi beffa (ma guai a dirlo!) di tutti coloro che, sprovveduti ed ossequienti (cfr. QUI, QUI e QUI), pendono dalle labbra «infallibili» di Bergoglio, ossia della "bestia che sale dalla terra con due corna simili ad un agnello, ma che parla come un dragone" (cfr. QUI e QUI), mettendoli tutti nel sacco...




La Profezia di Benson: la Minaccia dell'Umanitarismo
Il volto umano dell'Anticristo

Il vento del pericolo modernista d'inizio '900 soffia sulle pagine di Robert H. Benson che pubblica nel 1907 un romanzo fanta-politico-religioso destinato ad avere un enorme  successo:  "Lord of the World" ("Il padrone del mondo").

L'autore, all'albeggiare del suo secolo, lancia uno sguardo profetico per la fede cattolica e per l'Umanità. Cristo è in procinto di essere cacciato dall'Europa; in Sua sostituzione sono già pronti molti falsi profeti.

Benson  ha  una  lucidissima  intuizione  nel  denunciare  come  l'Occidente  vedrà sorgere  una  profonda trasformazione culturale, tesa  a  rimpiazzare  l'antropologia  e la  cosmologia  cristiana  con  l'umanitarismo.  Un  pericolo  per  nulla  svanito.  Anzi, oggi  più  forte  che  mai...

Cosa poteva supporre uno scrittore cattolico inglese, all'alba del XX secolo, del futuro che sarebbe toccato alla Chiesa di Roma? Il nuovo ciclo era iniziato come il vecchio era finito. L'Europa rimaneva il centro del mondo e rispecchiava la propria supremazia  nel  progresso,  nelle  arti,  nel  divertimento,  nel  primato  economico.

La modernità, inarrestabile, garantiva lussi, ricchezze, viaggi, scoperte, e una pace duratura. Per rintracciare l'ultima vera guerra sul suolo europeo bisognava tornare indietro al 1870. Altri scontri non se ne vedevano all'orizzonte.

La Belle Époque, insomma, poteva prosperare tranquilla. In questo clima quanti rischi poteva correre l'Istituzione Millenaria? Eppure non tutti i cattolici erano sereni.

Benson vedeva serie minacce addensarsi sul futuro della Chiesa Cattolica. Il Partito del Lavoro, salito al potere nel 1927, aveva dato inizio ad un regime comunista, predicando un materialismo ed un socialismo spinti alle estreme conseguenze.

Scopo ultimo della nuova ideologia era la felicità data dalla soddisfazione dei sensi. Per i cristiani questo clima aveva schiuso una nuova stagione di persecuzioni. Indebolito al suo interno dalla diffusione del modernismo, il cattolicesimo vedeva diminuire paurosamente la sua influenza.



La modernità, inarrestabile, garantiva, lussi, viaggi, scoperte...

La psicologia aveva contribuito non poco alla lotta al cristianesimo. L'esoterismo camminava alacremente e favoriva la diffusione di un nuovo corso: l'umanitarismo. Cadute chiese e cattedrali si era imposta la religione del cuore. Non era più Dio il centro di riferimento dell'esistenza, ma l'Uomo.

Benson struttura il suo romanzo in tre blocchi. Il primo gli serve per descrivere la decadenza della cristianità, relegata ormai ai margini e agonizzante. Nel secondo prende forma l'accentuarsi del conflitto fra cristiani tradizionali e modernisti.

Lo scrittore utilizza alcuni personaggi per sviluppare l'intreccio narrativo. L'influente deputato inglese Oliviero Brand e sua moglie Mabel. I due, mite coppia colta e tranquilla, avevano contratto un matrimonio a scadenza. (Cfr. QUI; ndr).

Brand vede nel cristianesimo una religione barbara e sciocca, pur essendo stata la religione della sua vecchia madre (alla quale in fin di vita viene somministrata, come da regola, l'eutanasia). Egli è impegnato in primissimo piano, come politico, a fronteggiare il pericolo distruttivo che incombe sull'intero genere umano: lo scontro dell'Occidente con l'Oriente.

A questo punto entra in scena un personaggio affascinante, onnipotente e misterioso: Julian Felsemburgh, 33 anni, capelli bianchi. Abilissimo nell'arte della diplomazia, egli salva l'Umanità scivolata nel baratro della guerra imminente.

Non ci saranno più lotte, violenze. Non scorrerà più sangue. Felsemburg, per acclamazione, viene eletto Presidente d'Europa. È il nuovo messia agli occhi di tutti, come lo era stato venti secoli prima Gesù di Nazareth. Il Salvatore del pianeta parla di una «grande fratellanza universale» che necessita dell'istituzione di un nuovo culto: lo «spirito del mondo».

Per il futuro non ci sarà più bisogno di rivolgersi a un Dio che resta nascosto, ma all'Uomo, poiché egli ha finalmente appreso la propria divinità. Il soprannaturale è dunque morto, ammesso che sia mai esistito. Anche in politica la distinzione tra destra sinistra e centro non ha più senso. Il popoli devono soltanto affidarsi al loro profeta.




Benson, nel terzo e conclusivo blocco, contrappone a Julian Felsemburgh un acuto sacerdote ‒ Percy Franklin ‒ anch'egli di 33 anni e bianco di capelli. Padre Franklin diffida di quell'essere, in grado di parlare perfettamente quindici lingue.

Ai suoi occhi è il chiaro segno del Maligno, e capisce che il suo avvento segnerà per la Chiesa ulteriori lutti, distruzioni e il rischio della caduta finale. La vecchia fede cattolica chiedeva di abbracciare il patimento; la nuova, imposta da Felsemburgh per legge, chiede invece di allontanarlo, di eliminarlo. Ma è una illusione.

La pace universale garantita e il dolore espunto non sono per i cattolici. Contro di loro cominciano persecuzioni terribili, sino alla distruzione della città di Roma, rasa al suolo da una pioggia di bombe.

Franklin diverrà pastore di un cattolicesimo stremato. E da papa dovrà fronteggiare l'antipapa. Sarà l'Armaghedōn. Le legioni di quanto rimasto della Chiesa contro quelle del diavolo, nella battaglia finale.

La nuova religione della modernità è la religione del benessere. Un anestetico capace di rassicurare e non di guarire. Dio ormai è ridotto ad un contenuto della coscienza umana.

Vede molto lontano Benson. Mette a fuoco, uno dopo l'altro, tutti i tasselli delle fasi della secolarizzazione. Prima politica; poi, esaurito lo scontro con il totalitarismo come ideologia del male individualista, con l'affermazione del Dio-uomo e con la dolce rivoluzione del consumismo e del relativismo.

Egli, nel suo libro, costruisce un'anti-utopia cattolica di grande efficacia narrativa, ricorrendo all'impianto escatologico. Ma la sua non è da intendersi come una visione pessimistica finale.

In realtà l'«Apocalisse» di Giovanni è un libro affascinante, la cui interpretazione da secoli è questione controversa. Non vi viene annunciata, come molti erroneamente pensano, la fine del mondo, bensì ne è tratteggiato un affresco teologico teso ad indicare il fine della storia (non la fine della storia), cioè il senso trascendente della vicenda umana.

L'Autore intendeva parlare agli uomini del suo tempo, e metterli in guardia da un pericolo grave: l'imposizione di una cultura anti-cristiana.

Claudio Siniscalchi




Robert Hugh Benson (1871-1914) è una figura straordinaria. Cattolico convertito dall'anglicanesimo, era il quarto figlio dell'arcivescovo di Canterbury. Animato da un sincero zelo mistico, cercò nella fede di famiglia una vita religiosa che potesse appagare il suo desiderio di compiere la volontà di Dio.

Entrò nella Comunità della Risurrezione e fu ordinato presbitero anglicano nel 1901. Ma continuando nei suoi studi era insoddisfatto della sua posizione dottrinale e maturò la decisione di abbracciare la fede cattolica. Fu ordinato sacerdote nel 1904.

Nel 1907, come suddetto, scrisse lo straordinario romanzo "Il Padrone del Mondo" che oggi fa venire i brividi:

‒ comunicazioni istantanee in tutto il mondo. Autostrade a quattro corsie. Trasporti aerei e sotterranei. Luce solare artificiale. Eutanasia legalizzata e assistita. Un Parlamento europeo. Attentati a catena con assassini kamikaze. Il crollo del colosso sovietico...

‒ la minaccia (sventata) di una guerra mondiale con scontri tra America, Russia e Cina. Un papa di nome Giovanni dopo cinque secoli. La crisi della fede sotto l'avanzare di una nuova religione universale. Preti che lasciano il ministero. Laici consacrati che agiscono nel mondo senza divise o distintivi...

Insomma, l'opera di Benson è ambientata agli anni posteriori al 2000, in un mondo evoluto dal punto di vista tecnologico e intellettuale, dominato dai princìpi dell'umanitarismo, mentre la Chiesa vive un periodo di profondo declino e apostasìa dalla fede. L'Occidente è retto da governi di stampo socialista e massonico. Sul trono d'Inghilterra siede un re di nome William...

Lo scrittore già dall'inizio del secolo scorso ci parla dell'Unione Europea i cui ideali risulteranno deleteri per gli stati e i popoli che ne fanno parte. Percy Franklin, il prete cattolico protagonista principale del libro, in seguito verrà eletto papa con il nome di Silvestro III e si ritroverà a combattere contro il ripudio della fede e i suoi nemici esterni.

L'Élite avrà preso pieno controllo della società; nei cibi si troveranno sostanze nocive che genereranno numerose intolleranze alimentari (OGM!); l'eutanasia sarà la norma, ed eseguita su tutti i soggetti in età avanzata. (Cfr. QUI; ndr).




Per gli anni futuri Benson ci presenta, sotto il profilo tecnologico, un mondo che relazionerà per mezzo di telegrafi senza fili capaci di attraversare l'etere per trasmissioni  di  carattere  testuale  e  telefoni  per  le  comunicazioni  urbane.

La Chiesa possiederà uno Stato nella città di Roma, che verrà fondato realmente solo nel 1929 con le concessioni dei Patti Lateranensi per risarcire la Chiesa dei furti e delle devastazioni che aveva subito con il Risorgimento massonico.

Egli inoltre ci dice che verso la metà del XX secolo avrà luogo un Concilio i cui effetti saranno devastanti per la tradizione cattolica; molti sacerdoti lasceranno la loro missione abbandonandosi ai piaceri del mondo e della carne. (Cfr. QUI; ndr).

I credenti saranno ridotti ad un numero esiguo; i consacrati verranno investiti da atroci dubbi sulla fede stessa; si nutriranno della dottrina dell'«Umanitarismo», una squallida contraffazione del Cristianesimo, che esalta le menti romantiche e sentimentaliste  ponendo  l'individuo  al  centro  dell'Universo. (Cfr. QUI; ndr).

La nuova religione dell'Uomo che nega ogni trascendenza e un forte disprezzo per il culto cattolico, sarà il credo della maggior parte della popolazione. Sullo sfondo regnano grandi destabilizzazioni, lotte e terrore ai quali nessuno sembra poter porre rimedio. 

Tuttavia padre Percy intuisce che per ridar vita e slancio alla Chiesa necessiterà fondare un nuovo ordine: povero come quello di San Francesco d'Assisi (che strana "coincidenza" con il Papa attuale vero? Ndr), forte nella dottrina come quello della Compagnia di Gesù (altro "caso"?) fino al termine dell'800; orante come l'ordine dei certosini fondato da San Bruno.

"L'ordine di Gesù Crocifisso" di padre Percy Franklin si proporrà il compito di riportare  la  Chiesa ai  suoi  splendori  spirituali.  Tuttavia,  la  riorganizzazione  del mondo cattolico verrà turbata dall'ascesa del tedesco (ma dal cognome ebraico) Julian Felsemburgh, ossia l'Anticristo.

(Consiglio di leggere anche la stupefacente descrizione di Solovëv QUI, su questo tragico e nefasto personaggio; ndr).

Uomo dal carisma magnetico, rampante, grande oratore e conquistatore di folle, che apparirà come pacificatore tra le varie correnti ed individuo capace di definire un nuovo ordine mondiale.

Felsemburgh verrà eletto Presidente d'Europa per poi diventare Presidente del pianeta. La Massoneria e la maggior parte del popolo lo accoglierà come un dio sceso in terra.




"L'opera da lui compiuta, umanamente parlando, è certamente miracolosa. Viene da quella parte del mondo che sola è capace di dar vita a simili virtù; ed è riuscito a porre fine alla secolare divisione tra Occidente ed Oriente.

Grazie al suo prestigio personale, ha saputo abbattere le due più grandi tirannie dell'Umanità: il fanatismo religioso e i partiti politici. La sua azione deve essere veramente portentosa se si è imposta anche agli inglesi, in genere talmente poco sensibili, così come ha infiammato d'entusiasmo la Francia, la Germania e la Spagna." (Pag. 86 del libro). 

Felsemburgh sarà definito il "figlio dell'uomo", per la sua educazione cosmopolita; salvatore del mondo per aver allontanato la guerra, e perfino una sorta di dio incarnato come il più perfetto simbolo della razza umana.

Una feroce persecuzione verrà scagliata contro coloro che saranno accusati di portare "divisione" perché rimasti saldi nella fede.

La Chiesa Cattolica verrà completamente demassificata e combattuta a livello ideale e filosofico ma anche, verso la fine, con strumenti politici e vessatori, regredendo nel proprio aspetto e ritornando gradatamente ad essere un insieme di fedeli come quelli che si riunivano nei primi secoli. (Cioè la Chiesa Mistica come spiego QUI; ndr).

Appena sapranno di una congiura cattolica a danno dell'Abbazia di Londra da poco convertita a tempio massonico, le nazioni di Gran Bretagna e Germania invieranno la propria aviazione a radere al suolo Roma.

Gli unici a salvarsi saranno proprio Percy Franklin appena eletto cardinale e un presule tedesco, perché diretti a Londra con lo scopo di impedire la macchinazione.

A Roma nell'attimo del bombardamento si troveranno, oltre al Papa, i porporati dell'intero pianeta, quasi nella loro totalità: la distruzione dell'urbe coinciderà con l'eliminazione di gran parte dell'assetto della Chiesa Cattolica.

Percy Franklin verrà eletto papa col nome di Silvestro III dai due unici prelati superstiti. Costretto a scappare da Roma si rifugerà a Nazareth. Da quel luogo santo, egli ricostruirà l'apparato cattolico.

A quel punto sarà necessario eleggere almeno 20 cardinali. Ma soltanto in dodici accetteranno la carica. Così il Sacro Collegio, da quel momento, avrà nuovi apostoli che nomineranno diversi vescovi a cui affideranno ampie aree. Stranamente, malgrado la persecuzione, il numero dei sacerdoti crescerà in modo esponenziale durante quel periodo.

Ma un alto presule di Mosca tradirà il papa svelando il suo nascondiglio a Nazareth, e mentre le forze dell'aviazione mondiale comandate dal Presidente del Mondo Julian Felsemburgh vi si recheranno, avverrà il Ritorno Glorioso di Gesù Cristo sulla Terra...




Ed il romanzo termina con questa visione rassicurante e maestosa, tanto da far emettere un sospiro di sollievo a tutti i lettori rimasti coinvolti e strabiliati dalla eccezionale  attualità  degli  eventi  descritti  ben  110  anni  fa...

Relazione, adattamento e cura di: Sebirblu.blogspot.it

     "   : fattisentire.org
     "   : antimassoneria.altervista.org e QUI il libro da scaricare.
     "   : kattoliko.it/leggendanera 

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