domenica 6 luglio 2014

O. de Rouvroy: Le Astronavi Cosmiche di Hariton




Le Astronavi Cosmiche di Hariton

Il grande mistico e chiaroveggente colombiano Samael Aun Weor (il suo vero nome è Victor Manuel Gomez), considerava la sua esistenza presente come un segmento, un anello di una lunga catena di esistenze successive.

Diceva di esserne completamente cosciente, perché formavano ai suoi occhi una sola, ininterrotta e medesima vita. Ha d'altronde disseminato le sue opere (e ne ha prodotte veramente tante, vedere QUI; ndt) di numerosi riferimenti alle sue vite passate.

Nato il 6 marzo 1917 a Bogotà (Colombia), in una famiglia modesta, manifestò sin dall'infanzia doni mistici e paranormali incredibili. Amava molto giocare con i bambini del vicinato, ma preferiva riflettere: seduto spontaneamente all'orientale, meditava per ore.

Il suo momento preferito era l'alba. Saliva sul tetto dalla casetta familiare, malgrado il divieto di sua madre che rabbrividiva di terrore ogni volta che lo vedeva camminare sulle tegole del tetto, e contemplava in profonda estasi la levata del Sole.

Il  giovane  Victor  Manuel  apprese  molto  presto  ad  uscire  coscientemente  dal suo corpo, a viaggiare in fase di sdoppiamento e a visualizzare le navi che percorrevano  lo  spazio  infinito.

Aveva anche un potere innato di concentrazione che gli permetteva di sviluppare la sua veggenza e di percepire gli Spiriti di Natura: gnomi, silfi, ondine, elementali delle piante, e così via! E queste creature innocenti e gioiose "cantavano e gli parlavano nei toni purissimi della loro divina lingua originaria".



Gilbert Williams

Alla scuola della Società Teosofica, verso la fine della sua adolescenza, studiò le opere di Annie Besant, Leadbeater, Mario Roso de Luna, e soprattutto di Helena Petrovna Blavatsky, la fondatrice dell'Ordine, immergendosi rapito nella sua monumentale "Dottrina Segreta".

Si mise pure a praticare diverse forme di Yoga: Raja-yoga, Bhakti-yoga, Jnani-yoga, Karma-yoga, trascurando, come l'eclettica autrice, l'Hatha-yoga che considerava alla stregua di una semplice ginnastica corporale...

Acquisì la convinzione che la nostra capacità d'amare sia tarpata dal nostro ego oscuro e che soltanto la neutralizzazione di quest'ultimo sia capace di liberare la pienezza del nostro potenziale d'Amore.

Non è sufficiente ripetere a sé stessi: "Io devo amare, amerò, amo l'Umanità" per amarla realmente. Dissolviamo l'ego inferiore (confrontare QUI; ndt) e l'Amore irradierà da noi naturalmente. Questa è la conclusione alla quale arrivò molto presto, pertanto la estese in tutte le sue opere, specialmente dal 1965.

Durante le sue meditazioni profonde incontrò il suo guru o guida, chiamato da lui affettuosamente Adolfito, il quale gli trasmise il suo nome iniziatico, Samael Aun Weor. Samael (o Kamael) è il nome che gli antichi Saggi hanno dato all'Arcangelo reggitore della sfera di Marte.

Donandogli tale nome, Adolfito trasmise a Victor Manuel una parte dell'energia attiva e dinamica ad esso associato, al fine di assisterlo nella sua futura Missione, che consisteva nell'Opera di preparazione all'avvento della Nuova Era sulla Terra, quello della Fraternità.



Samael Aun Weor nel luglio 1977

Sperimentò allora il Samadhi (termine sanscrito che significa "congiungersi al Tutto"; ndt). Nel corso di quest'esperienza mistica si sentì trasportato fino ai mondi superiori della Coscienza Cosmica.

Penetrò nel "Regno dell'Amore e della Felicità pura". Proiettato nello spazio infinito, si ritrovò su un pianeta radioso dove bussò ad una porta, tre colpi.

Il giovane uomo che era dietro l'ingresso e che gli aprì era Chang, con il quale si sentiva legato da stretta amicizia sin da una passata reincarnazione in Cina, per l'appartenenza all'Ordine del Drago Giallo, all'epoca della dinastia Tcheou.

Samael era ormai un Maestro, perfettamente cosciente della sua Missione come Messaggero del Nuovo Mondo.

Dopo aver vissuto il Maha-Samadhi (il grado superiore di congiungimento al divino che certi chiamano «Illuminazione»), il suo proposito a servire l'Umanità sofferente si rafforzò perché sentiva che doveva aprire la porta dei Grandi Misteri iniziatici e sollevare il velo del Santuario.

Fu dunque con ardore raddoppiato che approfondì la sua ricerca sulle cause dell'attuale degradazione umana e principalmente sulle chiavi concrete da usarsi, affinché possiamo compiere la nostra redenzione, rigenerarci e far riaffiorare la nostra Vera Natura Divina.

La genialità di Samael Aun Weor è di aver fondato il suo immenso sapere su una dottrina coerente e pratica, in un linguaggio semplice, diretto ed efficace. La sua stessa esperienza gli è servita da guida, da filo conduttore.

E questa, congiunta con le informazioni canalizzate dai piani trascendenti dove vibrano gli Angeli e gli Arcangeli, gli ha evitato di perdersi nell'orgoglio, perché quando si leggono le sue opere ciò che colpisce è la concisione e la splendida semplicità dei suoi insegnamenti.



Gilbert Williams

Ecco la straordinaria descrizione di Samael Aun Weor concernente le Entità superiori, specialmente di Hariton, nell'ideazione dei Vascelli Cosmici. Questo rapporto è di interesse talmente attuale che è difficile dedurre che sia stato scritto nel 1964, proprio 50 anni fa!

"Vi ho parlato dei dischi volanti per la prima volta nel 1950. Vi avevo allora rivelato che essi sono, di fatto, delle navi cosmiche manovrate da abitanti di altri piani d'esistenza. A quei tempi, la maggioranza delle persone ha ridicolizzato le mie asserzioni. Oggi, gli avvenimenti mi danno pienamente ragione.

Negli Stati Uniti esiste un dipartimento che si occupa ormai esclusivamente dell'investigazione scientifica di tali velivoli spaziali che hanno talvolta anche degli incidenti; gli americani custodiscono i resti di molti che si sono schiantati o esplosi in pieno volo. (Ovviamente appartenevano agli Oscuri; ndt).

Questi dischi hanno la loro storia, perché inizialmente furono creati da Esseri evoluti con sembianze umane. Numerose tradizioni menzionano San Venone e il suo sistema di navigazione cosmica. Nacque sul pianeta Soort, dove studiò per tutta la vita "La Legge della Caduta".

Ecco ciò che lui stesso formulò a proposito di questa Legge:

«Tutte le cose di questo globo cadono verso il fondo. Esso rappresenta il punto di stabilità più vicino di qualsiasi sistema; base verso la quale convergono le linee di forza provenienti da tutte le direzioni.

Il centro di ciascun Sole e di ogni pianeta del nostro Universo funge da nucleo assoluto d'attrazione per i flussi energetici dell'intero spazio circostante. Questi punti sono la fonte d'equilibrio che permette a tutte le Sfere celesti di mantenere la loro posizione nell'Infinito.»




San Venone, allorché annunciò il suo principio, spiegò che tutte le cose in apparenza cadenti o erranti nello spazio, si dirigono in realtà verso i centri dei mondi da cui dipendono e che indicano la loro stabilità di fondo.

Dopo lunghe ricerche, egli utilizzò questa formula e l'applicò al sistema di navigazione dei vascelli, basandosi sulla "La Legge di Caduta". L'atmosfera dei mondi presentava però un solo grave problema: impediva l'attrazione diritta degli oggetti vaganti nello spazio.

Quando ebbe risolto questo problema, San Venone costruì delle magnifiche navi. Eviterei di stancarvi con lunghe spiegazioni tecniche sul loro complesso meccanismo. I suoi lavori furono approvati da una commissione ispettiva diretta da un'Entità di Luce, l'Arcangelo Adossia.

I velivoli di San Venone, mossi dalla forza magnetica delle Sfere si spostavano a strabilianti velocità. Bisognava tuttavia porre molta attenzione nel momento in cui si avvicinavano ad un pianeta o ad un Sole.

Era necessario compiere difficili manovre per evitare il peggio. Solo un piccolo numero di Esseri preparati poteva pilotarli. Il suo sistema, malgrado le difficoltà, rappresentò una vera rivoluzione tecnica che soppiantò tutti i precedenti.

Dopo parecchi anni di attività cosmica, il metodo fu sostituito con quello di un'altra Essenza spirituale altissima, l'Arcangelo Hariton che appariva in forma umana.

I lavori fantastici di questo Signore furono anch'essi sottoposti all'ispezione del grande saggio Adossia, molto in alto nella scala gerarchica.




L'Arcangelo Hariton

La creazione dei moderni mezzi stellari di spostamento si basa sui progetti di Hariton. L'elemento principale di questa tecnologia è fondato sul "moto perpetuo". Milioni di vascelli, tanto numerosi come i granelli di sabbia degli oceani, viaggiano per lo spazio infinito.

Le astronavi interstellari sono immense. Esse accolgono flottiglie di piccoli veicoli cosmici che a loro volta esplorano i pianeti dei sistemi solari. Tutto ciò fa pensare, per analogia, ai grandi transatlantici e alle loro scialuppe di salvataggio.

Quando un popolo arriva ad un certo grado evolutivo acquisisce la facoltà di utilizzare i mezzi spaziali. Da principio, gli Esseri superiori aiutano i meno progrediti, i quali perciò vengono visitati dai popoli delle stelle che insegnano loro a spostarsi per il Cosmo.

Nel periodo atlantideo le astronavi atterravano negli "aeroporti" della città di Samlios. I loro equipaggi rendevano visita ai re dirigenti e soggiornavano nei loro palazzi. Quando l'Umanità si corruppe moralmente cessarono di venire da noi.

La nostra epoca sta sperimentando una profonda crisi di valori spirituali, e noi saremo ancora una volta aiutati dai Fratelli di altri mondi.

Abbiamo la necessità di essere soccorsi, perché la nostra civiltà è in un vicolo cieco ed un grande sconvolgimento si avvicina. Il genere umano è arrivato ad un punto culminante di degenerazione ed ha urgente bisogno di risollevarsi.

Diversi uomini terrestri sono stati invitati a compiere viaggi su altri pianeti. Due messicani sono stati recentemente condotti su Venere. Uno di loro vive nello stato di Jalisco e l'altro nella capitale.




Io so che pure un brasiliano è stato portato su Marte. È certo che, in futuro, tutti potremo recarci in altri mondi dello spazio.

Ci troviamo alla vigilia di un'enorme mutazione cosmica e saremo avvertiti, prima del grande riassetto finale. Le individualità fraterne extraterrestri si adopreranno per portarci in salvo. Saranno presenti ufficialmente nelle nostre città principali per avvertirci del pericolo.

Ma se insisteremo a far esplodere bombe atomiche, se le guerre continueranno, e se non porremo fine ai vizi di ogni genere, un'enorme catastrofe sarà inevitabile.

È utile sapere che un piccolo gruppo di Lama tibetani possiede già numerosi vascelli  cosmici  ben  tenuti  nel  sottosuolo  dei  monti  Himalayani.

Abitanti di altri pianeti camminano in questo momento stesso nelle vie delle nostre metropoli e passano totalmente inosservati. Studiano le nostre lingue, i costumi e le abitudini con lo scopo di poterci aiutare. Noi saremo soccorsi su vasta scala.

Attualmente, numerose navi spaziali atterrano in modo regolare nella foresta amazzonica brasiliana e nel sud dell'Argentina, in aeroporti segreti. Alcuni membri dei loro equipaggi restano fra noi.

Molte persone credono che i visitatori delle stelle vengano per invadere il nostro Pianeta e per distruggerci, ma commettono un grave errore. I Fratelli dello spazio non conoscono la perversità. (Dipende da quale piano dimensionale vengono! Ndt)

È naturale, però, che possiedano strumenti di difesa atti a paralizzare chiunque; si proteggono talmente bene da essere praticamente invulnerabili. Se avessero l'intenzione di soggiogare il mondo, potrebbero farlo in brevissimo tempo.




Sarebbero in grado di annientare il nostro globo e ridurlo in frantumi, ma non lo faranno mai perché non sono dei distruttori, al contrario, rispettano profondamente la vita cercando solamente di aiutarci, e ognuno di noi dovrebbe prepararsi a riceverli.

Diversi abitanti di Marte, Venere e Mercurio vivono oggi nei nostri agglomerati urbani dove imparano a conoscerci meglio. Numerose persone li immaginano con una forma insolita e bizzarra. I tratti generali e le loro caratteristiche sono simili a quelle degli umani, per non dire più belli e più perfetti.

Conosco personalmente qualcuno del Messico che ha effettuato un viaggio di andata e ritorno con destinazione Venere. Ho avuto un giorno l'immensa gioia di fargli visita e sono stato ricevuto dalla sua famiglia.

Quest'uomo non è un occultista, né uno spiritualista, e nemmeno cerca di atteggiarsi a saggio. È semplice, umile e buono; l'avventura straordinaria che ha vissuto non l'ha reso vanitoso...

Ecco cosa mi ha detto a proposito della sua esperienza:

«Individui dalla pelle d'un bel colore blu, di altissima spiritualità e grande scienza compiranno nel futuro una Missione trascendentale.

Esiste al Polo Sud una città che si trova all'interno della Terra; là vive una razza venuta dalla Galassia Blu. Questi Esseri hanno conservato i loro vascelli cosmici. Si nutrono di prodotti marini, specialmente di alghe.

Ma comprendetemi bene; gli uomini che provengono da tale Galassia non hanno degli igloo come gli esquimesi, né alcunché di questo genere; sarebbe assurdo pensare che queste Creature vivano dentro blocchi di ghiaccio. 



Gilbert Williams

È necessario abituarsi all'idea che la loro vita si svolga in una città sotterranea, costruita sotto la superficie terrestre. Se ci sono ghiacciai al di sopra delle rocce e del suolo, ciò non influenza minimamente il luogo dove risiedono.

Infatti, gli uomini blu non hanno alcun tipo di problema climatico. È evidente che se sono riusciti a conquistare lo spazio infinito, è perché possiedono una tecnologia avanzata, realmente superiore. Da questo, non è difficile comprendere che abbiano potuto edificare un ambiente ideale nella loro misteriosa città.

Posso testimoniare che si tratta di una metropoli assai vasta, molto somigliante per le sue dimensioni a Città del Messico. È costituita da diversi milioni di abitanti ed ha un gran numero di strade e viali. Vi si scorge anche un ampio territorio adibito alle navi intergalattiche.

Ovviamente, i loro studi sono di tipo molto avanzato; si tratta di scienze cosmiche, di elevate materie spirituali, di approfondimenti sulla natura, e via dicendo. Non è superfluo rivelarvi che in un tale esteso luogo mistico e ineffabile, risplende la Sfinge, simbolo della Saggezza iniziatica.

I membri di questa razza blu sono vestiti con eleganza e distinzione; indossano morbide tuniche di foggia antica, veli e mantelli ammirevoli, e calzano sandali di stile classico.

Vanno e vengono per le vie della città. Sono di corporatura media e di piacevole aspetto. Si spostano a piedi o con vetture diverse da quelle che noi conosciamo, perché sono azionate da motori silenziosi.



Immagine tratta dal fantastico film "NOSSO LAR" che consiglio di vedere QUI, e di scaricare
perché l'hanno già oscurato una volta.   

Gli Uomini veri, gli uomini cosmici, non necessitano del denaro per vivere, sono dotati di un sistema economico immensamente superiore a quello di cui disponiamo noi, poveri "animali intellettualizzati" della superficie della Terra.

Nel giusto tempo ed ora, questi Esseri entreranno in azione per aiutare il genere umano in modo concreto. Ci è stato detto che andranno ovunque per le vie, pubblicamente, per chiamare le persone al ravvedimento. Sono estremamente spirituali.

Gli Istruttori di questa Galassia, guidati dall'Amore Universale, si sono occupati molto della nostra Umanità "terricola", offrendoci senza posa il loro soccorso dalla notte dei tempi.

In realtà, furono loro che istruirono gli architetti delle piramidi, che insegnarono la Dottrina Segreta agli Atlantidei e agli Egiziani e che instaurarono i più gloriosi Misteri delle potenti civiltà Caldea ed Assira.»

Le astronavi viaggiano in un continuo andirivieni attraverso l'immutabile infinito, ed è quindi assurdo supporre che la nostra sfera sia l'unico corpo celeste abitato. In realtà, è paragonabile ad un granello di mais nello spazio.

Perché dovrebbe essere il solo a possedere la vita? Credere questo, vorrebbe dire tornare all'antichità in cui si affermava che la nostra Terra fosse piatta e terminasse alle mitiche Colonne d'Ercole, l'odierna Gibilterra.

Così dunque, noi dobbiamo cercare di comprendere che esistono altri pianeti abitati e che le loro genti spesso ci visitano.

Purtroppo la realtà è che noi, qui, siamo estremamente barbari, delle specie di antropofagi in smoking e, invece di riceverli a braccia aperte, li accogliamo a cannonate, o inviamo gli aerei da caccia ad inseguirli come è già successo varie volte negli Stati Uniti e non solo.




I vascelli viaggiano ad una velocità superiore a quella della luce.  Nessun  dubbio che al di sotto di questa delimitazione ci sia il mondo tridimensionale d'Euclide (lunghezza, altezza e larghezza; ndt).

Ricordiamoci della formula della relatività di Einstein: E = MC², la quale stabilisce che la massa è il risultato di una modifica o di una moltiplicazione della velocità della luce al quadrato.

Al di là di questa equazione matematica si entra nella quarta coordinata, in verticale.

Le navi spaziali si immergono nella quarta dimensione per viaggiare ad enormi distanze. E ciò avviene non appena superano la barriera dei 300.000 chilometri al secondo che è la velocità della luce.

Dunque, è soltanto quando riusciremo ad attraversarla che ci sarà possibile conquistare lo spazio entrando in un livello superiore. Ma per raggiungerlo è necessario tracciare un programma, perché fintanto che non lo avremo stabilito continueremo ad avere una visione tridimensionale.

Di conseguenza dovremo istituire una meta-geometria e, partendo da lì, sarà fattibile elaborare una nuova fisica basata su quattro dimensioni. Una volta raggiunto questo, avremo la possibilità di costruire velivoli tetradimensionali capaci di superare all'istante la velocità della luce.

Evidentemente, dovranno essere alimentati dall'energia solare; non credo proprio che si possa conquistare lo spazio infinito con un combustibile liquido.

So con certezza che questi vascelli cosmici, guidati da extraterrestri, possono portarsi in un attimo in quarta dimensione per viaggiare attraverso il Cosmo.

Quando giungerà il momento finale, questi Esseri accoglieranno a bordo un certo numero di umani. Non c'è dubbio che al tempo giusto ed opportuno, prenderanno con sé ciò che la Terra ha di migliore, di più realizzato e perfetto.




Solleveranno tutti coloro che saranno in linea con certi parametri spirituali. In ogni caso, si renderanno perfettamente disponibili a soccorrerci fino all'ultimo minuto.

Sono grandi Uomini, nel vero senso della parola, conoscono molto bene il livello evolutivo in cui ci troviamo; hanno i mezzi precisi per localizzare qualsiasi persona, indipendentemente da dove viva o in quale posto si trovi, è impossibile nascondersi ad essi, sfuggire alla loro vista penetrante.

Sanno molto bene chi cercare, e quali individui potranno essere "presi", perché le loro facoltà superiori sono totalmente sviluppate.

Nei tempi antichi, in Egitto, Assiria, e Babilonia, questi visitatori furono ricevuti come Dei. Oggi, ma ancora per poco, ci troviamo in un'epoca oscura, ed è questa la ragione per la quale non si mostrano ancora alle popolazioni di superficie."

Estratto dal libro di Samael Aun Weor, "Les Vaisseaux Cosmiques"

Relazione e cura di Olivier de Rouvroy.



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